Antico Granaio
L'antico granaio occupava un tempo la porzione sud-ovest della corte, con accesso sia dal giardino della villa che dall'altra parte di Barchessa a Ovest. Gli ampi spazi liberi e le altezze importanti testimoniano che un tempo quegli ambienti ospitavano il grano, portato al piano attraverso un'unica finestra con la soglia ribassata, così da consentire un più agevole ingresso del cereale.
Le inferriate alle finestre, forgiate a mano dagli abili artigiani del tempo (si vedano gli intrecci ad asola e occhiello), sono la prova che il granaio custodiva la grande ricchezza dei contadini nonché la sicurezza di superare l'inverno al riparo dalla carestia.

Il Museo dei Cavalieri
Gli ambienti dell'antico granaio ospitano oggi il museo dei "cavalieri".
- questo nome dialettale per indicare i bachi da seta proviene dal movimento istintivo con cui il piccolo animale porta la testa verso l'alto quando si trova sulle arelle, tra una muta e l'altra -
Ripercorrendo le cultura contadina di inizio secolo, le tecnologia dei tempi che furono e le abitudini di una piccola comunità di campagna che abitava proprio questi luoghi, il Museo dei Cavalieri racconta la storia di una cultura ormai perduta che, per qualche settimana all'anno, riuniva tutto il paese con enorme partecipazione e coinvolgimento.
"I Cavaleri"
Spunta le foje verde e lustre
su rame de morari a primaera
e nasse n’onsa de cavaleri
al caldo de la camara da leto.
La bela stagión ghe dà speranssa
con foja in abondanssa.
(...) Giovanna Fratta Pasini
Visite
Le visite sono possibili da ottobre a maggio, la prima domenica del mese, dalle 16 alle 19.
E' possibile visitare la mostra solo su appuntamento:
Scrivici a cortepomaimuneratti@gmail.com